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martedì 14 maggio 2024

Mons. Roberto Pinna nuovo Priore Generale della Congregazione

 Mons. Roberto Pinna 

nuovo Priore Generale della Congregazione



Nomina mons. Roberto Pinna a Priore Generale 

pro-tempore dei Monaci Francescani Ortodossi


Noi Filippo, episcopo, per grazia di Dio e volontà del Santo Sinodo, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana, atteso che la Congregazione Monaci Francescani Ortodossi, costituita sotto l’omoforio della nostra Chiesa, dalla quale è stata riconosciuta con Decreto di Protezione Canonica prot. n. 79 del 15 settembre 2022 e istituita quale ordine monastico della nostra Chiesa con Bolla ApostolicaCongregatio Orthodoxorum Monachorum Franciscanorum,  con la presente

Nominiamo:

mons. Roberto Pinna

cancelliere della Chiesa, oblato francescano, responsabile della Custodia Francescana della Sardegna e già Assistente Spirituale quale

Priore Generale (pro-tempore) dei Francescani Ortodossi





martedì 19 settembre 2023

San Paolo del Brasile – i Francescani Ortodossi a fianco degli ultimi e dei bisognosi

 

San Paolo del Brasile – i Francescani Ortodossi a fianco degli ultimi e dei bisognosi


San Paolo del Brasile

     Il Monastero francescano ortodosso  Nostra Signora  Rosa Mistica (Mosteiro Nossa Senhora Rosa Mistica) del quale è igumeno padre Francisco Maria Madoglio e la dipendente parrocchia di Nostra Signora Apericida e Gesù Bambino (Nossa Senhora Apericida e Menino Jesus) di San Paolo del Brasile ha attivato, con successo una Mensa dei Poveri a San Paolo del Brasile, che forniste colazione, pranzo e cena ad oltre 300 poveri e bisognosi.  

Ci ha raccontato padre Francisco: “ Il dolore della fame mi fa male all’anima, quando viene il bambino a prendere un caffè e un pane non posso offrire molto perché ho poco (ma la gente pensa che doniamo tanto aiutano, il che non è vero) vedo nel bambino occhi che è l’unico cibo i cui occhi si illuminano quando vedono il pane, sono felice che possano almeno nutrirsi in quel momento e ne hanno anche donato un po’ da portare a casa. Dio abbia pietà dell’umanità.. Ogni giorno la situazione peggiora Ci sono centinaia di persone che mi chiamano o mi incontrano per strada o vengono in chiesa a chiedere l’amore di Dio: non ho niente da mangiare a casa.. Pregate per le nostre missioni.. è un’illusione che i politici di ogni partito pensa alla gente

 

Dal testamento de San Francesco di Assisi, venerabile: “Il Signore dette a me, frate Francesco, di incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo. E il Signore mi dette tale fede nelle chiese che io così semplicemente pregavo e dicevo: Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo,  qui e in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero  e ti benediciamo, perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo. “(F.F. 110-111)

 

 

Chiesa Ortodossa Italiana

Via Appia Nuova n. 612  – 00179 ROMA

telefono: +39 0621119875 – email: chiesaortodossaitaliana@gmail.com  C.F. 930053400045

lunedì 5 giugno 2023

La vita di Padre Elia Biagio

Ecco la lettera di Padre Elia Biagio, al secolo Vittorio Favazzo, che ringraziamo per questa bella testimonianza di vita e di fede. 

Buongiorno a tutti. Vi scrivo per parlarvi un po' di me e per far capire ai lettori quanto la fede può cambiare la vita di un essere umano. Mi chiamo Vittorio Favazzo, sono nato a Messina il 21-01-1969 presso l' ospedale Piemonte di Messina. Ho vissuto fino all' età di quattro anni all'orfanatrofio Sant'Antonio, successivamente sono stato adottato da una famiglia di Capo d'Orlando in provincia di Messina, una famiglia eccezionale, che mi ha cresciuto e che non mi ha mai fatto mancare nulla, per prima cosa l'affetto e gli studi.


Ho conseguito il diploma di maturità perito tecnico delle industrie elettriche e elettroniche a Patti in provincia di Messina. Ho svolto diversi studi sulla comunicazione televisiva specialistica in aiuto regia televisiva e cinematografica, e durante i miei corsi di riprese è iniziata la mia ricerca e documentazione sulla vita dei bisognosi e degli emarginati. Nel 1997 comincia il mio impegno nel volontariato, dedicando il mio tempo agli altri, ai bisognosi, ai poveri.. Tutto questo ha inizio a Palermo, dove vivo la mia vita insieme a loro e mi rendo conto della sofferenza e di quella dura realtà sempre presente negli occhi dei bambini. Nonostante tutto, questa esperienza mi ha reso felice, perché da sempre desideravo di  essere come loro è così facendo di diventare un vero missionario. La vita di strada insegna molto. Nel corso degli anni ho svolto studi come Operatore pastorale in specialistica in liturgia tre anni. In seguito, dopo la morte dei miei genitori ho deciso di essere un servitore del Signore, di diventare un sacerdote. Ho conosciuto il vescovo Metropolita Monsignor Filippo Ortenzi della Chiesa Ortodossa Italiana a Roma, e da lì ho iniziato il mio cammino di studi presso l'università di San Giovanni Crisostomo dove Monsignore Filippo Ortenzi è rettore. Ho svolto corsi di preparazione in Ortodossia. Ho approfondito il Gallicano e San Crisostomo specializzandomi in esorcismo. A dicembre 2022 sono stato  consacrato ieromonaco. Ho ricevuto la tonsura moniacale con tutti i passaggi dovuti: la diaconia e poi il sacerdozio, due momenti che mi hanno donato una grande emozione e che mi hanno fatto diventare a tutti gli effetti un servo del Signore. Il mio cuore è aperto a Nostro Signore Gesù e per i miei fratelli. Il mio scopo è quello di mettermi al servizio di Dio. Io voglio portare la luce del mondo, farla conoscere, perché è quella che salva il popolo dal peccato. Ringrazio i fratelli della Chiesa Ortodossa Italiana. Un ringraziamento speciale soprattutto al Metropolita Monsignor Filippo Ortenzi, ma devo ringraziare anche Padre Masseo, che mi ha dato la possibilità di entrare a fare parte della Congregazione dei Monaci Francescani Ortodossi. Padre Masseo è il Priore Generale e fondatore della congregazione e mi sta aiutando tantissimo nella preparazione della spiritualità Francescana. Io in futuro andrò in missione a trovare le famiglie disagiate, cercando di essere lo strumento per donare a tutti il messaggio del Vangelo. Prima di concludere, desidero dedicare una preghiera speciale alla popolazione dell' Emilia Romagna e ai fratelli che hanno perso la vita. Un grazie anche ai volontari che hanno dimostrato un grande esempio di amore e di fratellanza. Grazie a tutti, anche alle forze dell'ordine e al servizio sanitario che stanno operando sul posto. Un saluto anche a tutti i fratelli che stanno dislocati in tutta Italia nelle proprie diocesi, i sacerdoti, gli ieromonaci e anche i vescovi della Chiesa Ortodossa Italiana.

Due vite spezzate in un mondo senza amore

Due vite spezzate in un mondo senza amore


Una riflessione di Padre Masseo Emilio Boni, Priore Generale e fondatore della Congregazione dei Monaci Francescani Ortodossi, in seguito al tremendo fatto di cronaca nera dove ha perso la vita una giovane donna incinta assassinata dal suo fidanzato. 



"Ci siamo abituati a tutto.. la vita si è ridotta ad influencer ed opinionisti. Per anni abbiamo assistito allo svilimento dei valori con la scusa che i tempi sono cambiati... Non ci meravigliamo di nulla e davanti a certe tragedie umane ci travestiamo in virtù della tuttologia in magistrati, politologi, geologi, statisti e criminologi.. apriamo il nostro armadio e abbiamo pronto l'abito che la notizia (e ahimé sempre di cronaca) richiede, e vestiti di tutto punto della disciplina che il social richiede entriamo in scena eludendo l'unica domanda che dovremmo farci: come siamo arrivati a tutto questo? Dove è avvenuto il cortocircuito? Per non sembrare retrogradi abbiamo messo da parte tradizioni ed insegnamenti, educazione e valori...e cosa ancor più tragicomica che reclamando come fosse uno spot pubblicitario al grido: difendiamo le nostre radici cristiane abbiamo messo in un vecchio baule e sotto naftalina proprio l' influencer che poteva e può salvarci da tutto questo. Abbiamo messo da parte il Signore della vita, colui che è venuto ad insegnare donando la sua vita e il vero amore. Non l'amore teorico ma l'amore applicato. Abbiamo fatto guerra a tutto, all'uomo, al creato  a Dio che nonostante tutto oggi più che mai ci fa un invito, ovvero ritorna nell'amore, ritorna a me popolo mio, lontani da me non c'è Vita ma solo apparenze di vita che giorno per giorno stanno emplodendo". 

venerdì 2 giugno 2023

La Teologia - Ponte tra l'uomo e DIO

 

La Teologia - Ponte tra l'uomo e DIO



La teologia, un dialogo tra Dio e l’uomo. Un discorso dinamico con una doppia sfaccettatura, sia comunitaria sia prettamente personale e sono inclusive l’ una dell’altro. L’esperienza comunitaria fa si che il singolo sia garantito nel suo rapporto con Dio, e il rapporto privato di ognuno ingenera il rapporto comunitario che rende possibile l’esperienza di chiesa

La teologia spesso viene ridotta alla scienza che studia la parola di Dio dimenticando ciò che effettivamente è. L’etimologia della parola include in sé Dio e logos (discorso) ma non è un discorso come siamo abituati a pensarlo, ma un vero e proprio dialogo, Dio che parla al suo popolo e il popolo che parla al suo Dio. Dio che parla all’uomo e l’uomo che parla a Dio.

Un discorso dinamico con una doppia sfaccettatura, sia comunitaria sia prettamente personale e sono inclusive l’ una dell’altro. L’esperienza comunitaria fa si che il singolo sia garantito nel suo rapporto con Dio, e il rapporto privato di ognuno ingenera il rapporto comunitario che rende possibile l’esperienza di chiesa. Questo rapporto duplice spesso però è monco di un elemento fondamentale, ovvero del percorso introspettivo che ognuno di noi deve fare, il buon vecchio esame di coscienza. Quando ci confrontiamo con la parola di Dio questa troppo spesso la facciamo diventare il metro di giudizio delle altrui realtà dimenticando che la Parola interroga la nostra coscienza: non siete né caldi né freddi, siete tiepidi e io sto per vomitarvi…ci chiediamo mai: ma io sono tiepido? Se entriamo in questa dinamica probabilmente ne usciremo convertiti dando così luogo alla realizzazione del progetto che Dio ha su ognuno di noi. Siamo fatti di intelletto ma la Bibbia non è altro che una lettera d’ amore che Dio scrive al suo popolo, che scrive ad ognuno di noi e se impariamo a leggerla con il cuore sicuramente attiviamo quel dinamismo di dialogo tra Dio e noi dando luogo appunto alla teologia che non è prerogativa degli studiosi ma prerogativa di ognuno di noi che abbia voglia di parlare con il suo Dio e di farsi travolgere dall’amore incondizionato che Dio ha per l’uom

Padre Masseo Emilio (al secolo Gian Luca Boni)





Priore Generale dei Monaci Francescani Ortodossi




Cantico dei Cantici

                                 Cantico dei Cantici




Il Cantico dei Cantici è Stato accolto come Parola di Dio nella Sacra Bibbia, il Cantico è nella sua interezza, come diciamo in ebraico, un mashal (questa parola ebraica vuol dire “parabola”, “comparazione”, “enigma”) che, descrivendo l'amore tra due amanti, canta l'amore fra Dio e la sua Sposa, Israele, e ancor più, nell’interpretazione cristiana, fra Dio e l’anima di ogni credente.

Tradotto in lingua Sarda, è veramente bello e poetico. 

Ho presentato Recentemente in Teatro l’ opera dell’ Attore e traduttore Ottavio Congiu"Su Càntidu mannu”, 

Io dormo, ma il mio cuore veglia.

Un rumore! È il mio diletto che bussa:

«Aprimi, sorella mia,

mia amica, mia colomba, perfetta mia;

perché il mio capo è bagnato di rugiada,

i miei riccioli di gocce notturne».


Deu dormu e su coru miu est scidu: 

eccu sa boxi de su stimau miu ch' atripat sa porta: 

aberimì, o sorri mia, 

amiga mia, columba mia, immaculada mia: 

poita sa conca mia est isfusta de arrosu, 

e is pilus mius de s' umedadi de sa notti.


mons. Roberto Pinna
cancelliere, corepiscopo 
Decanato Ortodosso della Sardegna

Una Fiamma in memoria

  Una Fiamma in memoria

delle vittime del Coronavirus


In Italia, secondo i dati del Ministero della Salute , al 16 marzo u.s. erano stati contagiati  dal COrona VIrus Disease 19 (COVID-19) ben 25.651,305 cittadini, dei quali ben 188.750 sono deceduti, con una incidenza dello 0,73% dei casi (ossia circa 7 decessi ogni 1000 contagiati). A questi andrebbero aggiunti i morti avvenuti a seguito delle vaccinazioni, sui quali il Ministero non ha dato notizie ed anzi vi è un atteggiamento ostativo verso coloro che, come Mario Giordano (Fuori dal Coro - Rete 4) che denuncia come i vaccini Covid siano stati somministrati agli anziani e ai soggetti fragili senza alcuno studio sugli effetti, o come denunciato dal  il dott. Sauro Mercuri nel suo libro Dominio dei Draghi - Racconti del Terrore Codivid-19 tra Menzogna e Realtà.

Come oramai è di dominio pubblico il Covid-19, è una malattia infettiva respiratoria acuta, che si trasmette per via aerea (da qui l’utilizzo quale protezione delle apposite mascherine), causata da un virus denominato SARS-CoV-2, appartenente alla famiglia dei coronavirus, che causa la perdita del gusto (ageusia) e dell’olfatto (anosmia) e si manifesta attraverso la stanchezza (astenia), dolori muscolari ed alle articolazioni (mialgie e artralgie), disturbi gastrointestinali (diarrea) e i classici sintomi influenzali quali la febbre, la tosse e il mal di testa (cefalea). In pratica è un'influenza più  pandemica e mortale (anche la famosa Spagnola che uccise circa 100 milioni di persone dal gennaio 1918 al dicembre 1920 era una pandemia influenzale), più pericolosa delle normali influenze che tra morti dirette e complicanze respiratorie causano circa 10.000 morti all’anno senza che il Governo si sia mai sognato di carcerare in casa l’intera popolazione o danneggiare scientemente l’economia nazionale. Orbene, su iniziativa dell’Associazione 360 Solidale dell’Aquila, egregiamente diretta dal sig. Fabrizio Salvatore, che già nel passato ha organizzato delle popolari iniziative quali: “La giornata del cucciolo” e “Accendi la tua luce” in memoria delle 360 vittime del Sisma, è stata promossa per il prossimo 7 aprile (coincidente con il Venerdì Santo cattolico)  un'iniziativa  denominata “Una fiamma in memoria delle vittime del Coronavirus”.



All’iniziativa ha aderito e dato il suo patrocinio la Chiesa Ortodossa Italiana, nonché alcune associazioni ad essa collegate quali la Congregazione dei Monaci Francescani Ortodossi, la Confraternita del Buon Samaritano della Sardegna e il Monastero francescano ortodosso “Nostra Signora Rosa Mistica” di San Paolo del Brasile (nazione dove la pandemia ha causato la morte di ben 687.527 persone). 

In memoria dei 6.873.477 morti da coronavirus (dati 14 marzo 2023) la Chiesa Ortodossa Italiana effettuerà liturgie con suffragio il 7 aprile prossimo in tutte le sue strutture, sia in Italia che all’estero ed invita tutti i cittadini, siano essi credenti o meno, ad accendere una candela sulla finestra o balcone di casa, affinché si ricordino questi nostri fratelli defunti.

Filippo Ortenzi

Chiesa Ortodossa Italiana

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Mons. Roberto Pinna nuovo Priore Generale della Congregazione

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